Home Astronomia L’attività tettonica di Marte si riflette sulla sua superficie

L’attività tettonica di Marte si riflette sulla sua superficie

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This image, taken on 27 January 2018 during orbit 17813 by the High Resolution Stereo Camera (HRSC) on ESA’s Mars Express, shows a portion of the Cerberus Fossae system in Elysium Planitia near the martian equator. The image was created using data from the nadir channel, the field of view which is aligned perpendicular to the surface of Mars, and the colour channels of the HRSC. The ground resolution is approximately 16 m/pixel and the images are centred at about 159°E/10°N. Copyright ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO

Queste trincee prominenti erano formate da faglie che separavano la superficie del pianeta meno di 10 milioni di anni fa. Le immagini sono state scattate dal Mars Express dell’ESA il 27 gennaio e hanno catturato parte del sistema Cerberus Fossae nella regione dell’Elysium Planitia vicino all’equatore marziano.

This image shows an oblique view focusing on one of the fractures making up the Cerberus Fossae system. The fractures cut through hills and craters, indicating their relative youth.
The main image was taken on 27 January 2018 during orbit 17813 by the High Resolution Stereo Camera (HRSC) on ESA’s Mars Express. The ground resolution is approximately 16 m/pixel and the images are centred at about 159°E/10°N. The oblique perspective view was generated using data from the HRSC stereo channels. Copyright ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO

La fossae – che significa “fossati” o “trincee” in latino – si estende per oltre 1.000 chilometri da nord-ovest a sud-est.

Hanno tagliato i crateri da impatto e le colline lungo la strada, così come le pianure vulcaniche di 10 milioni di anni, indicando la relativa gioventù della loro formazione. Variano in larghezza, in genere da poche decine di metri a oltre un chilometro di larghezza, e si pensa siano caratteristiche tettoniche originate da faglie che estendono gli strati superiori della superficie.

Potrebbero essere collegati a iniezioni di lava a profondità che deformano la superficie soprastante, forse originate dal trio di vulcani che si trovano a nord-ovest.

Lunghe fessure superficiali

Le fosse arrotondate osservate nella parte settentrionale (il nord è a destra nell’immagine principale a colori) indicano uno stadio iniziale di affondamento superficiale; in altri punti si possono vedere caratteristiche arrotondate che si connettono per creare fessure più lunghe.

Gli scienziati che studiano questa regione hanno ipotizzato che le fratture potrebbero dividere la crosta fino a una certa profondità, permettendo alla lava o alle falde acquifere di sfuggire in superficie.

Ad ovest, il canale di deflusso Athabasca Valles si collega al sistema di fossa.

Il materiale scuro visto nel più grande cratere a nord e attorno ad alcune delle fessure è sabbia soffiata dal vento attraverso la superficie marziana.

I 15 anni di Mars Express

Mars Express celebra quest’anno 15 anni in orbita, e gli scienziati hanno discusso alcuni dei punti salienti della missione al Congresso europeo sulla scienza planetaria a Berlino, in Germania.

Durante la sua missione ha rilevato oltre 40.000 immagini di Marte e delle sue due lune con la fotocamera stereo ad alta risoluzione, oltre a immagini di contesto con la sua telecamera di monitoraggio visivo. Ha anche raccolto un vasto set di dati con la sua suite di strumenti scientifici che stanno analizzando il pianeta dalla sua ionosfera, all’atmosfera e all’interazione con il vento solare, fino alla sua composizione al di sotto della superficie con il radar.

 

 

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