Da molti anni si susseguono osservazioni che indicano come una dieta mediterranea eserciti effetti favorevoli in termini di riduzione del rischio cardiovascolare. Una nuova analisi di uno studio spagnolo, già in precedenza pubblicato, fornisce ora nuove e autorevoli conferme in questo senso.
Solitamente, quando si parla di dieta mediterranea si intende un regime alimentare caratterizzato dal consumo di olio di oliva, frutta, verdura e cereali, pesce e pollame, a cui si contrappone uno scarso introito di latticini, carni rosse e lavorate, e dolci.
Questo nuovo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, descrive una nuova analisi del PREDIMED, un trial randomizzato a gruppi paralleli, multicentrico.
I partecipanti erano uomini di età compresa tra i 55 e gli 80 anni o donne tra i 60 e gli 80 anni, non affetti da malattie cardiovascolari, che presentavano diabete mellito di tipo 2 o almeno tre dei seguenti fattori di rischio: fumo, ipertensione, livelli elevati di colesterolo LDL, bassi livelli di colesterolo HDL, sovrappeso, obesità o una storia familiare di malattia coronarica precoce. Tutti sono stati randomizzati a tre possibili regimi dietetici non limitati dal punto di vista calorico: dieta mediterranea integrata con olio extravergine di oliva, dieta mediterranea integrata con frutta a guscio o dieta controllata a basso contenuto di grassi.
L’end point principale dello studio era un composito di infarto miocardico, ictus e morte per cause cardiovascolari.
I partecipanti sono stati seguiti per un follow-up mediano di 4,8 anni. Nel corso di questo intervallo di tempo l’endpoint primario si è verificato nel 3,8% dei soggetti assegnati a una dieta mediterranea con olio extravergine di oliva, nel 3,4% di quelli che seguivano la dieta mediterranea con noci e nel 4,4% di quelli assegnati al gruppo di controllo. I rispettivi hazard ratio ottenuti dall’analisi intention-to-treat, nei confronti del gruppo di controllo, sono risultati rispettivamente 0,69 e 0,72.
Attraverso la somministrazione di un questionario, è stato inoltre osservato come vi fosse una buona aderenza agli impegni dietetici e che i partecipanti che seguivano i due tipi di dieta mediterranea, avevano aumentato le porzioni settimanali di pesce e legumi rispetto a quelli del gruppo di controllo. Allo stesso tempo, i partecipanti assegnati a una dieta mediterranea con olio di oliva e quelli assegnati a una dieta mediterranea con noci, hanno aumentato nel tempo il loro consumo di olio extra vergine di oliva e noci.
Questa nuova analisi conferma ancora una volta come una dieta mediterranea, associata ad un adeguato consumo di noci e olio, sia in grado di offrire una consistente protezione contro gli eventi cardiovascolari.