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Allarme cancro al seno: una donna su venti colpita nel mondo e la mortalità continua ad aumentare

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Carcinoma della mammella/Wikimedia commons

Ai giorni nostri il cancro al seno è diagnosticato a una donna su venti nel mondo e si stima che una su settanta morirà di questa malattia nel corso della sua vita. E’ quanto riporta una recente ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Medicine.

Gli autori sostengono che sono necessarie azioni urgenti, in particolare nei paesi con punteggi più bassi dell’Indice di sviluppo umano (HDI), per ridurre le crescenti disuguaglianze nella sopravvivenza al cancro al seno in tutto il mondo. L’HDI è un parametro utilizzato per misurare la qualità della vita complessiva di un paese considerando fattori come l’aspettativa di vita, i livelli di istruzione e lo standard di vita, nonché investimenti sostenuti e miglioramenti nella diagnosi precoce e nel trattamento della malattia.

OMS: l’obiettivo del 2,5% nella riduzione della mortalità

Il cancro al seno è il cancro più diagnosticato ed è la principale causa di morte per tumore nelle donne. Nel 2021 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha lanciato la Global Breast Cancer Initiative (GBCI) ponendo l’obiettivo di raggiungere una riduzione media annua del 2,5% nella mortalità per cancro al seno. Tuttavia, sono necessarie stime attuali e previste dell’impatto del cancro al seno a livello globale e regionale per monitorare il successo degli sforzi nel controllo di questa forma di neoplasia.

Per questo, Miranda Fidler-Benaoudia e colleghi hanno analizzato i dati sull’incidenza e il tasso di mortalità del cancro al seno di 185 paesi.

A livello globale, 670.000 decessi per cancro al seno nel 2022

I ricercatori hanno scoperto che nel 2022, a livello globale, si sono verificati 2,3 milioni di nuovi casi e 670.000 decessi per cancro al seno. Questi casi non si sono però distribuiti in modo uniforme nei paesi analizzati. Nelle regioni con punteggi HDI più bassi, le persone a cui è stato diagnosticato un cancro al seno hanno avuto i tassi di mortalità più elevati in modo sproporzionato. Ad esempio, il rischio di diagnosi nel corso della vita è risultato più alto in Francia (1 su 9) e Nord America (1 su 10), mentre il rischio di morte per cancro al seno nel corso della vita è stato più alto nelle Isole Figi (1 su 24) e in Africa (1 su 47).

Gli autori hanno anche studiato i tassi di mortalità del cancro al seno in 10 anni in 46 paesi. Hanno scoperto che, mentre i tassi di mortalità sembrano diminuire in 30 paesi, solo 7 paesi stanno raggiungendo l’obiettivo GBCI dell’OMS di ridurre la mortalità del 2,5% all’anno. Questi sono Malta, Danimarca, Belgio, Svizzera, Lituania, Paesi Bassi e Slovenia.

Date le tendenze attuali, si prevede che l’incidenza e la mortalità future del cancro al seno aumenteranno rispettivamente del 38% e del 68% entro il 2050, con un impatto sproporzionato sui paesi con un HDI inferiore.

Ciò corrisponde a una stima di 3,2 milioni di nuovi casi e 1,1 milioni di decessi nell’anno 2050. Gli autori notano che queste stime sono limitate dalla qualità e dalla disponibilità dei dati, in particolare per i paesi con punteggi HDI inferiori, che potrebbero non avere una copertura della popolazione completa e sistemi di registro dei tumori consolidati. Le stime delle proiezioni future erano inoltre limitate a un sottoinsieme di paesi a causa dei diversi set di dati utilizzati.

 

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