Poter disporre di informazioni estemporanee precise sulle caratteristiche istopatologiche della neoplasia rimossa, riveste un’enorme importanza per il chirurgo, al fine di decidere quanto invasivo dovrà essere l’intervento. Al tempo stesso le consuete pratiche istopatologiche sono piuttosto complicate, richiedono molto tempo e non sono estendibili ad una vasta platea di pazienti.
Arriva però ora uno strumento che promette di cambiare radicalmente il modo di lavorare dei chirurghi. Si tratta in pratica di uno spettrometro di massa miniaturizzato, integrato in una specie di grossa penna, che consente di ottenere in pochi secondi una diagnosi non distruttiva dei tessuti tumorali umani. Il dispositivo, chiamato MasSpec Pen, sviluppato presso l’Università del Texas, è stato testato su 20 sezioni di tessuto neoplastico e su 253 campioni di tessuto umano, tra cui mammella, polmone, tiroide e ovaio.
In realtà la discriminazione non si basa sulla diretta analisi del tessuto, ma sulla valutazione dei metaboliti secreti dalle cellule, quali lipidi e proteine, che nel caso delle cellule tumorali sono dei veri e propri biomarcatori, identificati con precisione dallo strumento.
Sono stati così ottenuti spetri di massa caratteristici per ciascun specifico tessuto, consentendone rapidamente la corretta identificazione, con una sensibilità e una specificità del 96%. E’ stato anche possibile discriminare tumori tiroidei benigni e maligni e diversi sottotipi istologici di cancro del polmone.
E’ interessante come il livello di risoluzione spaziale di questo nuovo strumento sia particolarmente accurato, tanto da consentire un corretta identificazione del tessuto anche nelle zone marginali della neoplasia, dove spesso si alternano tessuti normali e tumorali.