Sono moltissimi i pazienti che proseguono a tempo indefinito trattamenti anticomiziali, anche a costo di rilevanti effetti collaterali e nonostante non si verifichino più episodi sintomatici.
Per cercare di stabilire qual è il rischio di recidive se si sospendono i farmaci antiepilettici, un gruppo di ricercatori europei ha condotto una metanalisi su 10 studi che avevano valutato 1769 pazienti.
Il follow-up massimo dopo la sospensione del farmaco è stato di 23 anni, con una mediana di 5,3 anni. Per i pazienti con una recidiva, il follow-up mediano successivo è stato di 3,7 anni. Il tempo mediano tra la sospensione del farmaco dopo l’ultimo episodio sintomatico è stato di 33 mesi.
Una recidiva di crisi comiziale si è registrata nel 46% dei pazienti seguiti. L’ultimo episodio sintomatico si è verificato a distanza di 13 anni dalla sospensione del farmaco.
Tra le molte variabili considerate nell’analisi, sono risultati predittori indipendenti di recidiva: durata dell’epilessia prima della remissione, durata dell’intervallo senza sintomi prima della sospensione del farmaco, età all’esordio dell’epilessia, storia di convulsioni da febbre, numero di episodi convulsivi prima della remissione, assenza di sindrome epilettica autolimitante, ritardo dello sviluppo, anormalità epilettiformi all’EEG prima della sospensione del farmaco.
I risultati di questa metanalisi sono stati utilizzati per implementare un calcolatore di rischio online, disponibile liberamente, senza registrazione, sul sito web http://epilepsypredictiontools.info/.
Il calcolatore fornisce tre profili finali di rischio. I primi due si riferiscono al rischio di recidive a due e cinque anni. Il terzo si riferisce alla probabilità di assenza di episodi sintomatici nel periodo 1-10 anni.
I risultati di quest’analisi, e l’efficace strumento di calcolo online che ne è l’espressione pratica, potranno certamente essere di aiuto al neurologo clinico per risolvere il dilemma tra mantenere il trattamento a rischio di effetti collaterali o correre il rischio di crisi recidive.