Uno studio di PCORnet, finanziato dal Patient-Centered Outcomes Research Institute (PCORI), il più grande ad oggi sulla chirurgia bariatrica, ha rilevato che il bypass gastrico porta a una maggiore perdita di peso a 1, 3 e 5 anni, rispetto al manicotto gastrico e al bendaggio gastrico regolabile. Secondo gli autori, questi dati sono importanti perché possono influenzare le decisioni sulla copertura assicurativa e sul trattamento. I risultati di questo studio comparativo sull’efficacia sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine.
Obesità e chirurgia bariatrica
L’obesità grave colpisce più del 15% degli adulti statunitensi. È opinione diffusa che la chirurgia bariatrica sia il modo più efficace per trattare l’obesità grave, poiché induce una perdita di peso a lungo termine. Tuttavia, meno si sa su quale sia il miglior tipo di intervento bariatrico.
I ricercatori del Kaiser Permanente Washington Health Research Institute, dell’Università di Pittsburgh e di altri centri, hanno studiato i dati di cartelle cliniche elettroniche di 41 sistemi sanitari geograficamente diversi, in 11 reti di ricerca di dati clinici PCORnet, per confrontare la perdita di peso e la sicurezza tra le procedure bariatriche.
Hanno valutato i dati su oltre 46.000 pazienti clinicamente obesi che sono stati trattati con una delle tre procedure bariatriche più comuni eseguite negli Stati Uniti: bypass gastrico; gastrectomia a manica; o bendaggio gastrico regolabile.
I dati hanno mostrato che i pazienti con bypass gastrico hanno perso la maggiore quantità di peso, seguito da bypass gastrico e bendaggio gastrico regolabile. I ricercatori hanno notato che la gastrectomia a manica era un’opzione efficace.
I pazienti sottoposti a bypass gastrico hanno perso il 31% del loro peso al primo anno e hanno mantenuto il 25% della perdita a 5 anni. I pazienti con gastrectomia a manica hanno perso il 25% del peso corporeo pre-intervento a 1 anno e hanno mantenuto il 19% della perdita di peso a 5 anni.
Leggi un recente articolo pubblicato su Newence che presenta una sperimentazione nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e dimostra come la chirurgia bariatrica si associ a una minore incidenza di malattie dovute alla disfunzione del microcircolo.