La pelle rappresenta la nostra interfaccia con l’ambiente e subisce una costante contaminazione microbica. I mezzi di trasporto rappresentano per definizione il luogo dove temiamo di entrare in contatto con microbi di vario genere. Quando ci si aggrappa ad un corrimano o a una maniglia, non si può fare a meno di pensare a quanti microbi passino continuamente di mano in mano. Un gruppo di ricercatori di Hong Kong e danesi ha affrontato in modo scientifico il problema, pubblicando il loro lavoro sulla rivista Cell Reports. Lo studio ha analizzato differenti aspetti della contaminazione microbica della pelle, quando si viaggia con i trasporti pubblici.
Innanzitutto, hanno valutato la composizione del microbioma e il suo potenziale rischio per la salute. Hanno poi determinato, tra l’altro, se il microbioma cambia con il variare del flusso del traffico e con il tempo di viaggio. È stato così profilato il microbioma del palmo della mano in soggetti che erano entrati in contatto con i corrimani all’interno del sistema di trasporto di massa di Hong Kong.
L’orario del campionamento giornaliero, inteso come il confronto tra ore antimeridiane e postmeridiane, è stato identificato come il determinante primario della variazione e della ricorrenza della composizione del microbioma.
I microbi che viaggiano sui mezzi pubblici
I phyla batterici rilevati più frequentemente sono stati: Actinobacteria, Proteobacteria, Firmicutes e Bacteroidetes.
A livello di specie, le 140 specie rilevate sono diminuite in modo significativo dalla mattina al pomeriggio.
Solo in 48 specie la popolazione si è espansa dalla mattina al pomeriggio.
Analizzando la patogenicità delle specie ora-specifiche, sono state identificate solo tre potenziali specie patogene opportunistiche di bassa abbondanza nelle ore del mattino, mentre 11 erano pomeridiane. Tra queste, le più frequenti erano il P. acnes e lo S. mitis.
Oltre al momento in cui è avvenuto il campionamento, le diversità della comunità microbiche hanno rivelato che anche le loro composizioni erano fortemente caratterizzate per la specifica linea di trasporto metropolitana.
I geni microbici resistenti agli antibiotici
Sono stati inoltre identificati complessivamente 136 famiglie di geni resistenti agli antibiotici. Tra questi, 24 famiglie di geni clinicamente importanti. La resistenza contro antibiotici molto diffusi, come tetraciclina, vancomicina, eritromicina e meticillina, è stata riscontrata più frequentemente nelle comunità batteriche identificate nelle ore pomeridiane.
Alcune specifiche linee di trasporto hanno evidenziato una particolare abbondanza di geni resistenti agli antibiotici. Però, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, le linee più affollate non hanno mostrato una maggiore abbondanza di geni resistenti agli antibiotici clinicamente importanti o un potenziale più elevato per la loro diffusione.
Lo studio è davvero molto dettagliato e ha preso in considerazione tutti i possibili aspetti legati alla contaminazione microbica comunitaria. I risultati sono complessi e andranno interpretati con attenzione. Certo saranno di aiuto per pianificare interventi di sanità pubblica tesi a ridurre la diffusione di specie patogene, soprattutto quelle con geni resistenti agli antibiotici.