Le infezioni micotiche e il loro effetto sulla salute sono stati piuttosto trascurati nel tempo, nonostante il tasso di mortalità di queste malattie sia in costante aumento. D’altra parte, il maggior utilizzo di terapie immunosoppressive e mieloablative per il trattamento di malattie maligne e non maligne, ha contribuito in modo significativo all’incremento dell’incidenza di infezioni fungine. Si stima che le infezioni micotiche siano responsabili di almeno 1,5 milioni di morti in tutto il mondo.
Nei pazienti con influenza, spesso coesistono superinfezioni batteriche, ma non si conosce con precisione l’impatto delle infezioni fungine in questi malati.
Un nuovo studio in questo campo, pubblicato The Lancet Respiratory Medicine, ha valutato l’incidenza di aspergillosi polmonare invasiva in pazienti con polmonite influenzale ricoverati in unità di terapia intensiva. E’ stato inoltre determinato se l’influenza rappresentasse un fattore di rischio indipendente per l’aspergillosi polmonare invasiva.
Lo studio ha seguito un disegno multicentrico retrospettivo, includendo pazienti arruolati tra Belgio e Paesi Bassi, immunodepressi o meno. Tutti erano stati ricoverati in terapia intensiva per più di 24 ore, con insufficienza respiratoria acuta. Gli esami eseguiti nel corso del ricovero avevano evidenziato un infiltrato polmonare e l’infezione influenzale era stata confermata dal test PCR. Un gruppo di controllo è stato costituito da pazienti con polmonite grave acquisita in comunità senza infezione influenzale.
L’aspergillosi polmonare invasiva è stata diagnosticata nel 19% dei pazienti. L’incidenza è stata simile per l’influenza di tipo A e B. Nei i pazienti immunodepressi l’incidenza di aspergillosi polmonare invasiva è stata pari al 32%, nel gruppo non immunodepresso è stata del 14%. Solo il 5% dei pazienti inclusi nel gruppo di controllo ha sviluppato aspergillosi polmonare invasiva.
La mortalità a 90 giorni è stata del 51% nei pazienti con aspergillosi polmonare e del 28% nella coorte influenzale senza aspergillosi. L’influenza è risultata essere indipendentemente associata ad aspergillosi polmonare invasiva con un rapporto di probabilità aggiustato di 5,19.
Questo studio evidenzia quindi una consistente quota di pazienti in cui l’aspergillosi si sovrappone all’infezione influenzare, con un’incidenza doppia nei soggetti immunodepressi. Al tempo stesso si conferma come nei pazienti con aspergillosi la mortalità sia quasi il doppio di quelli in cui non si sovrappone questa infezione.
Cifre così consistenti devono certamente sensibilizzare a una diagnosi più attenta e precoce di aspergillosi, nei malati con infezione influenzale e insufficienza respiratoria acuta. Resta da valutare, nello specifico caso, l’opportunità di una profilassi antifungina.
Franco Folino