Nei soggetti anziani viene spesso prescritta una terapia farmacologica con antidepressivi. Al tempo stesso con l’aumentare dell’età sono sempre più frequenti i casi di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il fatto che l’associazione di queste due situazioni possa risultare in una maggiore mortalità è stato valutato da un recente studio, pubblicato sullo European Respiratori Journal, a firma di un gruppo di ricercatori canadesi.
La ricerca ha valutato l’associazione tra uso di farmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, o inibitori del reuptake della serotonina norepinefrina, e morbilità e mortalità respiratoria negli anziani con BPCO.
L’analisi è stata svolta in modo retrospettivo su un registro sanitario dell’Ontario, includendo soggetti con età pari o superiore a 66 anni.
Tra gli individui residenti in comunità, i nuovi utilizzatori di farmaci antidepressivi avevano tassi di ospedalizzazione significativamente più alti per BPCO o polmonite, rispetto ai non utilizzatori (HR 1,15).
Un tasso più elevato tra i pazienti in trattamento è stato evidenziato anche per le visite al pronto soccorso per BPCO o polmonite, mortalità correlata alla polmonite o alla BPCO e mortalità per tutte le cause (HR 1,20).
I tassi di mortalità specifici per cause respiratorie e per tutte le cause, sono stati più alti anche tra i lungodegenti di case di cura che avevano iniziato i farmaci antidepressivi considerati.
Questo studio evidenzia quindi un modesto ma significativo aumento di morbilità e mortalità tra i pazienti con BPCO trattati con antidepressivi. Quanto resta da stabilire è il relativo peso delle due componenti considerate nell’analisi, ovvero BPCO e trattamento farmacologico, nel determinare il maggiore rischio clinico, nonché il ruolo dei molti fattori confondenti presenti nella popolazione studiata.