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Expert Focus: aggiornamenti alle linee guida sullo scompenso cardiaco ACC/AHA/HFSA. Intervista con il Prof. F. Tona

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E’ stato pubblicato in questi giorni un aggiornamento alle linee guida ACC/AHA/HFSA sullo scompenso cardiaco.

Nel documento sono riviste le raccomandazioni in tema di biomarcatori, nuove terapie, scompenso cardiaco con frazione di eiezione conservata e prevenzione dello scompenso cardiaco. Già nel 2016 era stato pubblicato un aggiornamento sulle nuove terapie farmacologiche per l’insufficienza cardiaca, tra cui sacubitril e ivabradina.

Vediamo alcune tra le novità e le modifiche introdotte.

Per quanto riguarda i biomarker, il documento stabilisce che il dosaggio del peptide natriuretico, associato con un intervento precoce, può arrestare l’insorgenza dello scompenso cardiaco. Viene inoltre suggerito che in pazienti con dispnea, la misurazione dei peptidi natriuretici è utile per stabilire la diagnosi o escludere la presenza di uno scompenso cardiaco, e che la misurazione dei livelli basali dei biomarker all’ingresso in ospedale, e prima della dimissione, è utile per stabilire la prognosi della malattia.

Per quanto riguarda le terapie, viene raccomandata la strategia clinica di inibizione del sistema renina-angiotensina con ACE-inibitori o antagonisti recettoriali dell’angiotensina o antagonisti recettoriali associati dell’angiotensina e della neprilisina, in combinazione con beta-bloccanti e antagonisti dell’aldosterone, nei pazienti con scompenso cardiaco cronico e ridotta frazione di eiezione, allo scopo di ridurre morbilità e la mortalità.

Sempre per quanto riguarda i trattamenti viene aggiunta una nuova raccomandazione che consiglia di sostituire con valsartan/sacubitril (Livello di evidenza B-R) gli ACE-inibitori o gli antagonisti recettoriali dell’angiotensina nei pazienti con scompenso cronico sintomatico, ridotta frazione di eiezione e classe NYHA II o III, al fine di ridurre ulteriormente la morbilità e la mortalità.

Leggi l’articolo sulla valutazione economica del trattamento con valsartan/sacubitril in altra parte del giornale.

Un nuovo paragrafo è stato aggiunto alla parte dedicata alla terapia dei pazienti con scompenso cardiaco e frazione d’eiezione conservata: in pazienti selezionati (FE ≥45%, livelli elevati di BNP o ricovero per scompenso entro un anno, velocità di filtrazione glomerulare> 30 ml / min, creatinina <2,5 mg / dl, potassio <5,0 mEq /L), gli antagonisti recettoriali per l’aldosterone possono essere utilizzati, al fine di ridurre le ospedalizzazioni.

Infine, riguardo le comorbidità, viene stabilità l’utilità di una terapia marziale nei pazienti con classe NYHA II e III HF con carenza di ferro (ferritina <100 ng / ml o da 100 a 300 ng / ml se la saturazione di transferrina è <20%), per migliorarne la qualità di vita.

 

Per discutere di queste e di altre modifiche alle linee guida abbiamo intervistato il Prof. Francesco Tona, della Clinica Cardiologica dell’Università di Padova.

 

 

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema dei biomarcatori nello scompenso cardiaco, può vedere l’intervista al Prof. Tona su questo argomento in altra parte del giornale.

 

Circulation: 135 (19)

 

Yancy CW, et al. 2017 ACC/AHA/HFSA Focused Update of the 2013 ACCF/AHA Guideline for the Management of Heart Failure: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Clinical Practice Guidelines and the Heart Failure Society of America. Circulation 2017, online first.

 

 

 

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