di Franco Folino
Con l’invecchiamento della popolazione la fibrillazione atriale sta diventando sempre più comune nelle persone anziane. Nel corso di un lungo dibattito sulle strategie terapeutiche, sembra emergere con forza l’importanza dell’ablazione transcatetere.
Ad aiutare il suo sviluppo sono state senza dubbio le nuove tecnologie disponibili, non solo per la mappatura elettrica dell’atrio, ma anche per i nuovi ablatori utilizzabili, ed in particolare per il più recente impiego della crioablazione.
Per riassumere lo stato dell’arte in questo settore, capire indicazioni, probabilità di successo e complicazioni, abbiamo intervistato il Dott. Claudio Tondo, responsabile dell’Unità Operativa di Aritmologia del Centro Cardiologico Monzino di Milano.
Per approfondire l’argomento, consigliamo le nuove linee guida sulla fibrillazione atriale, presentate lo scorso agosto al congresso della Società Europea di Cardiologia, tenutosi a Roma. (vedi articolo e segui il link in altra parte del giornale).
Per meglio conoscere l’efficacia del trattamento di crioablazione, consigliamo l’articolo che presenta i risultati dello studio FIRE and ICE.