Home Endocrinologia Ridefinire la salute tiroidea: circa metà dei pazienti riclassificati con nuovi parametri

Ridefinire la salute tiroidea: circa metà dei pazienti riclassificati con nuovi parametri

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Un’analisi trasversale condotta in soggetti adulti ha valutato come i nuovi intervalli di riferimento specifici per età, sesso ed etnia per i test diagnostici della funzionalità tiroidea riclassifichino le persone in diverse categorie di patologie rispetto agli intervalli di riferimento attuali.

Lo studio ha rilevato che l’utilizzo di intervalli di riferimento specifici per età, sesso ed etnia riclassifica molti pazienti che si ritiene abbiano una patologia tiroidea, in particolare quelli con forme subcliniche, con una funzionalità tiroidea normale. I risultati dovrebbero contribuire a stabilire nuovi intervalli di riferimento più accurati per la patologia tiroidea. Lo studio è stato pubblicato recentemente sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Le differenze nei test di funzionalità tiroidea

Nel primo studio di questo tipo, i ricercatori della Shandong First Medical University di Shandong, in Cina hanno studiato i dati del NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey) statunitense su un campione rappresentativo a livello nazionale di adulti di età pari o superiore a 20 anni. Hanno integrato questo campione con i dati di un database cinese di controlli sanitari di routine effettuati in 49 ospedali, condotti su adulti di età pari o superiore a 18 anni.

I ricercatori hanno utilizzato questi dati per esaminare le differenze nei test di funzionalità tiroidea per età, sesso ed etnia e hanno identificato nuovi intervalli diagnostici. Hanno quindi utilizzato questi intervalli di nuova definizione per classificare le persone in categorie di malattia e misurare la differenza nella prevalenza della malattia tra gli intervalli attuali e i nuovi intervalli.

Riclassificate il 48,5% delle persone con ipotiroidismo subclinico

I ricercatori hanno scoperto che si è verificato un aumento dei livelli dell’ormone tireostimolante (TSH) al 97,5° percentile con l’avanzare dell’età, la variazione più pronunciata tra gli indicatori della funzionalità tiroidea. Tuttavia, i livelli di triiodotironina totale (TT3) sono diminuiti con l’età e non si è verificata alcuna variazione nei livelli di tiroxina totale (TT4).

Le donne presentavano livelli di TT4 più elevati e i partecipanti di razza bianca presentavano livelli di TSH più elevati.

L’utilizzo di intervalli di riferimento specifici per età, sesso ed etnia al posto degli intervalli attuali ha riclassificato il 48,5% delle persone con ipotiroidismo subclinico come normale, in particolare donne e partecipanti di razza bianca, e ha riclassificato il 31,2% delle persone con ipertiroidismo subclinico come normale, in particolare donne, partecipanti di razza nera e partecipanti ispanici.

Questi risultati erano simili anche nel campione supplementare del database cinese. I ricercatori sperano che queste scoperte contribuiscano a sviluppare un consenso su come ridefinire e gestire le patologie della tiroide.

 

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