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Il fumo in età giovanile e i suoi effetti devastanti sul cuore: gli allarmanti dati di un nuovo studio

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Fumare sigarette dall’infanzia fino alla prima età adulta fa aumentare in modo considerevole il rischio di sviluppare prematuramente malattie cardiache. È quanto emerge da un recente studio, pubblicato sulla rivista JACC.

Questo danno precoce alla struttura e alla funzione del cuore può far anche aumentare significativamente la futura mortalità cardiovascolare nella mezza età.

“Il nostro obiettivo è fornire dati a decisori politici, medici e operatori della sanità pubblica sui tempi cruciali per prevenire il fumo e le sue conseguenze precoci in gioventù”, ha affermato Andrew Agbaje, autore principale dello studio e professore associato di epidemiologia clinica e salute infantile presso l’Università della Finlandia orientale, a Kuopio. “Genitori e tutori devono dare il buon esempio e le agenzie governative dovrebbero essere coraggiose nell’affrontare il rischio di malattie cardiache prevenibili creando un paese libero da fumo e nicotina. Aumentare le tasse sul tabacco non è sufficiente perché il costo dell’assistenza sanitaria dovuto alle malattie legate al fumo supera di due volte i profitti delle tasse sul tabacco. Perché dovremmo pagare in sordina ciò che sta uccidendo i nostri adolescenti?”

Un danno al muscolo cardiaco

I ricercatori dell’Università della Finlandia orientale, in collaborazione con l’Università di Bristol, hanno utilizzato i dati della coorte di nascita dell’Avon Longitudinal Study of Parents and Children (ALSPAC) per esaminare l’impatto del fumo di tabacco durante la crescita dall’infanzia alla prima età adulta e la sua associazione con lesioni cardiache strutturali e funzionali.

Le lesioni cardiache si riferiscono al danno al muscolo cardiaco, o miocardio, e possono verificarsi per cause quali ischemia, infiammazione, trauma o malattie croniche.

Il fumo adolescenziale è stato associato a lesioni vascolari nell’adolescenza e alla mortalità per malattie cardiovascolari nella mezza età. Tuttavia, gli studi sulla struttura e la funzione cardiaca nei bambini sani sono scarsi, poiché le lesioni cardiache nell’infanzia sono solitamente dovute a eventi clinici rari.

L’analisi ha incluso 1.931 giovani adulti con misure complete sull’abitudine al fumo dell’ecocardiogramma all’età di 24 anni. La prevalenza del fumo era dello 0,3%, 1,6%, 13,6%, 24% e 26,4% rispettivamente all’età di 10, 13, 15, 17 e 24 anni, e il 60% di coloro che avevano iniziato a fumare durante l’infanzia continuava a fumare a 24 anni.

La prevalenza del fumo era dello 0,3%, 1,6%, 13,6%, 24% e 26,4% rispettivamente all’età di 10, 13, 15, 17 e 24 anni, e il 60% di coloro che avevano iniziato a fumare durante l’infanzia continuava a fumare a 24 anni.

Un aumento del rischio superiore al 50%

I ricercatori hanno scoperto che il fumo di tabacco dall’età di 10 a 24 anni era associato a probabilità dal 33% al 52% di danno cardiaco prematuro strutturale e funzionale. Inoltre, è stato associato ad un aumento della massa cardiaca, anche dopo aver controllato i fattori di rischio concorrenti.

I risultati principali dello studio evidenziano inoltre come la prevalenza dell’ipertrofia ventricolare sinistra sia aumentata dal 2,8% al 7,5% all’età di 24 anni, mentre la prevalenza della disfunzione diastolica ventricolare sinistra sia aumentata dal 10,4% al 16,9%.

Infine, è stato rilevato un aumento del rischio di sviluppare un aumento dello spessore relativo della parete del ventricolo sinistro ed elevate pressioni di riempimento, così come un aumento dell’indice di massa ventricolare sinistra dai 17 ai 24 anni.

“L’aumento della struttura della massa cardiaca in soli pochi anni di fumo dovrebbe far capire quanto siano pericolose le conseguenze per le persone che continuano a fumare fin da giovani”, ha affermato Agbaje.

“Questo studio dimostra che il fumo tra gli adolescenti non solo aumenta il rischio di malattie cardiache in età avanzata, ma provoca danni precoci e duraturi al muscolo cardiaco e alla sua funzione”, ha affermato Emily Bucholz professore associato di pediatria presso la facoltà di medicina dell’Università del Colorado e redattore associato di JACC. “È un campanello d’allarme per gli sforzi di prevenzione per proteggere precocemente i cuori giovani”.

I limiti dello studio includono dati insufficienti sulle influenze socio-ambientali, tra cui il fumo dei genitori, degli amici e dei coetanei o il consumo di alcol. Inoltre, i livelli di cotinina, che aiutano a quantificare la vera esposizione alla nicotina, non erano disponibili per l’analisi.

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