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Antibiotici: una nuova ricerca rivela il loro legame con le malattie infiammatorie

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In uno studio pubblicato recentemente sulla prestigiosa rivista Science Advances viene prospettata l’ipotesi che l’uso di antibiotici possa far aumentare il ​​rischio di sviluppare malattie infiammatorie intestinali (IBD). La ricerca è stata condotta dal dott. Shai Bel e dal suo gruppo di ricerca, della Facoltà di Medicina Azrieli della Bar-Ilan University,in Israele.

Lo studio dimostra che gli antibiotici interferiscono con lo strato di muco protettivo nell’intestino, una scoperta che potrebbe rimodellare la nostra comprensione degli effetti di questi farmaci nella patogenesi delle malattie infiammatorie intestinali.

Le malattie infiammatorie intestinali

Le malattie infiammatorie intestinali, che includono il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, colpiscono circa l’1% della popolazione mondiale. Questa condizione debilitante è caratterizzata dall’erosione dello strato di mucosa che funge da barriera critica tra il microbioma intestinale e il sistema immunitario. Nonostante le ricerche in corso, le cause esatte delle malattie infiammatorie intestinali rimangono poco chiare. Tuttavia, studi precedenti hanno indicato un collegamento tra l’uso di antibiotici e un aumento del rischio di sviluppare queste malattie.

L’ultima ricerca del dott. Bel getta nuova luce su questa associazione. “Abbiamo scoperto che l’uso di antibiotici in realtà danneggia lo strato protettivo di muco che separa il sistema immunitario nell’intestino dal microbioma”, afferma il dott. Bel.

Lo studio rivela che gli antibiotici, somministrati per via orale o tramite iniezione, interrompono questo strato di muco vitale, facilitando la penetrazione batterica e aumentando il rischio di infiammazione intestinale.

Gli antibiotici ostacolano la secrezione di muco protettivo

Utilizzando tecniche avanzate come il sequenziamento dell’RNA, l’apprendimento automatico e la misurazione della secrezione di muco, i ricercatori hanno esaminato gli effetti degli antibiotici utilizzando modelli di topi. Lo studio ha evidenziato come gli antibiotici ostacolino la secrezione di muco protettivo, portando a infiltrazione batterica, replicazione sistemica dell’antigene batterico e sviluppo di ulcere, tratti distintivi delle malattie infiammatorie intestinali.

Una delle scoperte più sorprendenti dello studio è che l’impatto degli antibiotici sulla barriera del muco non è dovuto ad alterazioni nel microbioma, ma piuttosto colpisce le cellule nella parete intestinale responsabili della produzione di muco. “Questa scoperta infrange il paradigma secondo cui gli antibiotici danneggiano solo i batteri e non le nostre cellule”, spiega il dott. Bel.

Come passo successivo, il gruppo di ricerca ha in programma di esplorare potenziali trattamenti che potrebbero mitigare gli effetti avversi degli antibiotici sulla secrezione di muco.

Questi risultati non solo migliorano la nostra comprensione delle malattie infiammatorie intestinali, ma sottolineano anche la necessità di un’attenta considerazione dell’uso di antibiotici e delle sue implicazioni più ampie per la salute intestinale.

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