Home Astronomia Un panorama del telescopio Hubble su nostro Sistema Solare

Un panorama del telescopio Hubble su nostro Sistema Solare

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The NASA/ESA Hubble Space Telescope has completed its annual grand tour of the outer Solar System for 2021. This is the realm of the giant planets — Jupiter, Saturn, Uranus, and Neptune — extending as far as 30 times the distance between Earth and the Sun. Unlike the rocky terrestrial planets like Earth and Mars that huddle close to the Sun’s warmth, these far-flung worlds are mostly composed of chilly gaseous soups of hydrogen, helium, ammonia, and methane around a packed, intensely hot, compact core. Note: The planets are not shown to scale in this image. Credit: NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center), and M.H. Wong (University of California, Berkeley) and the OPAL team.

Il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA ha completato il suo grand tour annuale del Sistema Solare esterno. Questo è il regno dei pianeti giganti – Giove, Saturno, Urano e Nettuno – che si estende fino a 30 volte la distanza tra la Terra e il Sole. A differenza dei pianeti terrestri rocciosi, come la Terra e Marte, che si stringono vicino al calore del Sole, questi mondi remoti sono per lo più composti da fredde zuppe gassose di idrogeno, elio, ammoniaca, metano e altri gas in tracce, intorno a un nucleo compatto, intensamente caldo.

Sebbene i veicoli spaziali robotici abbiano inviato istantanee delle loro visite a questi quattro pianeti negli ultimi 50 anni, le loro atmosfere vorticose e colorate cambiano costantemente. Ogni volta che le telecamere nitide di Hubble rivisitano questi mondi ci sono nuove sorprese, offrendo nuove intuizioni sul loro clima selvaggio, guidato da dinamiche ancora in gran parte sconosciute che si svolgono sotto le nuvole.

Le istantanee di Hubble dei pianeti esterni rivelano cambiamenti sia estremi che sottili che stanno rapidamente avvenendo in questi mondi lontani. La visione nitida di Hubble fornisce informazioni sugli affascinanti e dinamici modelli meteorologici e sulle stagioni di questi giganti gassosi. Consente agli astronomi di studiare le variabili molto simili e molto diverse che contribuiscono alle loro atmosfere mutevoli.

Giove: il gigante del Sistema Solare

Le osservazioni Hubble di quest’anno di Giove tracciano un paesaggio in continua evoluzione della sua turbolenta atmosfera, dove diverse nuove tempeste stanno lasciando il segno e l’equatore del pianeta ha cambiato colore ancora una volta.

La foto di Hubble del 4 settembre mette in mostra l’atmosfera tumultuosa del pianeta gigante. La zona equatoriale del pianeta è ora di una profonda tonalità arancione, che i ricercatori definiscono insolita. Mentre l’equatore si è allontanato dal suo tradizionale aspetto bianco o beige da alcuni anni, gli scienziati sono rimasti sorpresi di trovare un arancione più profondo nelle recenti immagini di Hubble, proprio quando si aspettavano che la zona si offuscasse di nuovo.

Appena sopra l’equatore, i ricercatori notano la comparsa di diverse nuove tempeste, soprannominate ” barges” (chiatte galleggianti). Questi globuli rossi allungati possono essere definiti come vortici ciclonici, che variano nell’aspetto. Mentre alcune delle tempeste sono nettamente definite e chiare, altre sono sfocate e nebulose. Questa differenza nell’aspetto è causata dalle proprietà fisiche all’interno delle nuvole dei vortici.

I ricercatori notano anche che una funzione chiamata “Red Spot Jr.” (Oval BA), al di sotto della Grande Macchia Rossa dove Hubble ha appena scoperto che i venti stanno accelerando (leggi il nostro precedente articolo su questo argomento), è ancora di un colore beige più scuro, ed è affiancato da diverse altre tempeste cicloniche bianche a sud.

Saturno, Urano e Nettuno

Il nuovo sguardo di Hubble su Saturno il 12 settembre 2021 mostra rapidi ed estremi cambiamenti di colore nelle bande dell’emisfero settentrionale del pianeta, dove ora è l’inizio dell’autunno. Le bande sono variate durante le osservazioni di Hubble sia nel 2019 che nel 2020. L’immagine di Saturno di Hubble cattura il pianeta dopo l’inverno dell’emisfero australe, evidente nella persistente tonalità blu del polo sud.

La vista di Urano di Hubble del 25 ottobre mette sotto i riflettori il luminoso cappuccio polare settentrionale del pianeta. È primavera nell’emisfero settentrionale e l’aumento della radiazione ultravioletta proveniente dal Sole sembra far illuminare la regione polare. I ricercatori non sono sicuri del perché. Potrebbe essere un cambiamento nell’opacità del metano atmosferico o qualche variazione nelle particelle di aerosol. Curiosamente, anche se la cappa atmosferica diventa più luminosa, il netto confine meridionale rimane alla stessa latitudine. Questo è stato costante negli ultimi anni di osservazioni Hubble del pianeta. Forse una sorta di corrente a getto sta creando una barriera a quella latitudine di 43 gradi.

Nelle osservazioni effettuate il 7 settembre 2021, i ricercatori hanno scoperto che la macchia oscura di Nettuno, che recentemente ha invertito la rotta del suo movimento verso l’equatore, è ancora visibile nell’immagine, insieme a un emisfero settentrionale oscurato. C’è anche un notevole cerchio scuro e allungato che comprende il polo sud di Nettuno. Il colore blu sia di Nettuno che di Urano è il risultato dell’assorbimento della luce rossa da parte delle atmosfere ricche di metano dei pianeti, combinato con lo stesso effetto di diffusione di Rayleigh che rende blu il cielo della Terra.

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