Secondo un recente studio osservazionale, pubblicato su Nature Communications, le gravidanze della durata di 34 settimane o più si associano ad un rischio ridotto di sviluppare cancro al seno.
Cancro al seno e gravidanza
Il cancro al seno è il tumore più comune tra le donne ed è responsabile di oltre 500.000 morti in tutto il mondo ogni anno. Nei decenni precedenti, lo sviluppo di sempre più efficaci metodi di screening, diagnosi e trattamento ha portato a una diminuzione dei tassi di mortalità per questa neoplasia.
Sia il numero sia i tempi delle gravidanze sono stati a lungo associati a cambiamenti nel rischio di cancro al seno; in particolare le gravidanze in giovane età (meno di 30 anni), quelle a breve termine e un maggior numero di parti sono stati associate a un ridotto rischio di cancro al seno. Tuttavia, come questi fattori influenzino lo sviluppo di questo tumore non è ancora chiaro.
Lo studio
Mads Melbye e colleghi hanno utilizzato i registri nazionali danesi su parto e cancro per stabilire una coorte di 2,3 milioni di donne. Hanno quindi valutato l’associazione tra la durata di una gravidanza e il rischio a lungo termine di cancro al seno.
Hanno scoperto che un rischio più basso di cancro al seno era associato a gravidanze che duravano 34 settimane o più, mentre una durata della gravidanza di 33 settimane o meno non conferiva questa riduzione del rischio. Hanno anche evidenziato come altri fattori, tra cui il numero di parti e lo stato socioeconomico, non hanno spiegato l’associazione.
Questa analisi è stata inoltre replicata in una coorte norvegese equivalente di 1,6 milioni di donne. Gli autori suggeriscono che un effetto biologico distinto potrebbe introdursi intorno alla settimana 34 di gravidanza e questi risultati potrebbero facilitare la ricerca del fattore causale che sta dietro questo effetto.
Anders Husby, et al. Pregnancy duration and breast cancer risk. Nature Communications 2018.