Home Natura Lo studio del genoma negli squali rivela importanti novità sulla loro evoluzione

Lo studio del genoma negli squali rivela importanti novità sulla loro evoluzione

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Squali balena e gattucci selvatici hanno sistemi visivi sintonizzati sulla luce blu e meno geni associati all’olfatto. Questo è quanto riporta un recente studio pubblicato online su Nature Ecology & Evolution. Gli autori identificano anche i geni regolatori e riproduttivi condivisi tra squali e mammiferi.

Una storia iniziata 450 milioni di anni fa

Circa 450 milioni di anni fa, i pesci cartilaginei, compresi gli squali, divergevano dal resto dei vertebrati a mandibola e hanno tratti riproduttivi e sensoriali unici. Tuttavia, le risorse genomiche per i pesci cartilaginei sono scarse, ostacolando la nostra comprensione dei loro stili di vita unici.

Shigehiro Kuraku e colleghi hanno sequenziato i genomi e i trascrittomi dello squalo bambù a fasce marroni e del gattuccio e hanno migliorato l’assemblaggio del genoma dello squalo balena, il più grande pesce vivente.

Confrontando i genomi degli squali con quelli di altri vertebrati, gli autori hanno scoperto che i pesci cartilaginei hanno un tasso di evoluzione più lento rispetto ai pesci ossei. Hanno inoltre evidenziato come due delle tre specie di squali studiate (squali balena e gattucci) hanno un repertorio ridotto di geni opsin sensibili alla luce, privi della lunghezza d’onda corta e delle opsine sensibili al verde e al blu.

Gli autori suggeriscono che il numero limitato di geni opsin negli squali balena e nei gattucci è un adattamento che consente di vivere nelle profondità dei mari, dove arriva solo una luce blu.

Un olfatto particolare

Inoltre, tutte e tre le specie di squali hanno solo tre geni della famiglia dei recettori olfattivi, suggerendo che si basano su un meccanismo molecolare non convenzionale per l’olfatto.

Negli squali, gli autori identificano anche geni ormonali e recettori simili a quelli dei mammiferi implicati nell’appetito, nella digestione, nella fertilità e nel sonno. Questo suggerirebbe che questi meccanismi molecolari risalgono a prima dell’ultimo antenato comune dei vertebrati viventi con mandibola.

 

 

Yuichiro Hara, et al. Shark genomes provide insights into elasmobranch evolution and the origin of vertebrates. Nature Ecology & Evolution, 2018.

 

 

 

 

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