
Il rinnovamento dell’acqua dei mari è un fenomeno estremamente importante per le forme di vita che lo popolano e più in generale per la sua composizione.
Due ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology dell’Arabia Saudita hanno recentemente pubblicato su Sciences Advances un lavoro composto da osservazioni idrografiche, svolto per dimostrare come ampie porzioni delle acque profonde del Mar Rosso si siano rinnovate in modo intermittente nel periodo compreso tra il 1982 e il 2001, con un tempo di rinnovo dell’ordine di un decennio. Prima di questo studio si riteneva che questa massa di acqua profonda era ricambiata da densi deflussi provenienti dai golfi settentrionali di Suez e Aqaba, con un conseguente lento periodo di rinnovamento, compreso tra i 36 e 90 anni.
Per chiarire che i processi di formazione delle acque profonde di questa regione, gli autori hanno utilizzato differenti simulazioni di un modello di circolazione generale oceanica, evidenziando come queste siano dovute a una risposta oceanica a grandi eruzioni vulcaniche e a oscillazioni dell’Oceano Atlantico del nord.
In particolare, lo studio ha evidenziato come nel Mar Rosso si siano verificati significativi eventi di formazione di acque profonde dopo l’eruzione del El Chichón del 1982, in Messico, e dopo l’eruzione del Monte Pinatubo del 1991 nelle Filippine, nonchè durante la forte fase positiva delle oscillazioni dell’Oceano Atlantico del nord nell’inverno del 1989.