Ad un occhio inesperto le ramificazioni delle valli, risultato dell’erosione causato dal flusso dell’acqua potrebbero sembrare tutte più o meno uguali. Un gruppo di ricercatori svizzeri e statunitensi ha cercato di analizzare con più precisione il fenomeno, confrontando le ramificazioni vallive di differenti regioni della Terra con quelle delle immagini provenienti dalla superficie di Marte.
Lo scopo era quello di capire come queste ramificazioni si siano formate sul pianeta rosso e come scorressero le acque sul suo terreno, considerando che le ramificazioni che si osservano su questo pianeta sono state probabilmente causate da un flusso di acqua avvenuto miliardi di anni fa.
Il presupposto, stabilito dallo studio delle caratteristiche delle ramificazioni esaminate sulla Terra, è che le reti osservate in zone aride hanno più diramazioni superficiali a angoli più stretti, mentre quelle presenti in ambienti umidi con un maggiore flusso di acque sotterranee, gli angoli di ramificazione sono molto più ampi.
Guardando a Marte, si nota che le sue ramificazioni vallive tendono generalmente a ramificarsi a angoli stretti, simili quindi a quelli che si trovano nei paesaggi aridi della Terra.
Questa osservazione fa supporre che Marte ebbe un ciclo idrologico attivo e che le ramificazioni delle sue valli erano formate principalmente dall’erosione di un flusso superficiale, mentre le infiltrazioni di acque sotterranee giocavano solo un ruolo secondario, così come quelle legate alle precipitazioni atmosferiche.
Indirettamente, i dati dello studio suggeriscono quindi che queste reti si sono formate su Marte nel contesto di un clima continentale arido, con sporadiche precipitazioni intense, abbastanza copiose da creare un deflusso superficiale significativo.