L’asma è una condizione respiratoria cronica che colpisce circa 300 milioni di persone in tutto il mondo. L’andamento clinico della malattia è spesso caratterizzato da fasi alterne di remissione e riacutizzazione. Gli steroidi orali, che hanno un potente effetto anti-infiammatorio e sono raccomandati per le esacerbazioni dell’asma più rilevanti. Le molecole maggiormente prescritte sono il prednisolone e il desametasone. Nonostante la loro comprovata efficacia, l’uso di steroidi deve essere limitato, al fine di prevenire effetti avversi.
Il New England Journal of Medicine ha recentemente pubblicato un articolo che dimostra l’efficacia di una terapia con dupilumab, utilizzato come trattamento complementare, nel ridurre l’utilizzo di corticosteroidi nei pazienti asmatici.
Il Dupilumab è un anticorpo monoclonale umano per il recettore alfa anti-interleuchina-4, in grado di inibire il signaling sia dell’interleuchina-4 che dell’interleuchina-13.
Sono stati studiati oltre 1.900 pazienti con almeno 12 anni di età, che sono stati randomizzati a ricevere dupilumab o placebo per via sottocutanea, per 52 settimane. Gli endpoint primari erano il tasso annualizzato di esacerbazioni gravi di asma e il cambiamento assoluto del volume espiratorio forzato in 1 secondo (FEV1) dalla visita basale alla settimana 12. Gli endpoint secondari includevano il tasso di esacerbazione e il FEV1, in pazienti con una conta eosinofila nel sangue di 300 o più per millimetro cubo.
I risultati hanno evidenziato un significativo effetto migliorativo del dupilumab, con un tasso annualizzato di esacerbazioni gravi dell’asma di 0,46 nel gruppo in trattamento e di 0,87 nel gruppo di controllo. Il che corrisponde a una frequenza inferiore di esacerbazioni del 47,7%.
Alla dodicesima settimana, il FEV1 era aumentato di 0,32 litri. Tra i pazienti con un conteggio di eosinofili nel sangue di 300 o più per millimetro cubo, il tasso annualizzato di esacerbazioni gravi di asma è risultato 0,37 nei pazienti in trattamento attivo e 1,08 in quelli del gruppo di controllo.
Il dupilumab si è quindi dimostrato efficace nel migliorare il quadro della malattia, sia dal punto di vista clinico che funzionale. È stato inoltre osservato come i benefici maggiori siano stati ottenuti nei pazienti con livelli basali più elevati di eosinofili.
Lo studio è stato finanziato da Sanofi e Regeneron Pharmaceuticals.