Sono queste le conclusioni cui è giunto uno studio scandinavo, recentemente pubblicato sul British Medical Journal, che ha analizzato questi gravi eventi in pazienti trattati in prevalenza con ciprofloxacina, al confronto con un gruppo di pazienti trattati con amoxicillina.
I fluorochinoloni sono tra gli antibiotici più utilizzati al mondo e sono entrati in commercio, ormai molti anni fa, presentandosi come un farmaco a largo spettro d’azione e con un’ottima tollerabilità. Tra loro vi sono: ciprofloxacina, enoxacina, levofloxacina, ofloxacina e lomefloxacina.
Vengono prevalentemente indicati per le infezioni di: vie respiratorie, orecchio medio, urogenitali, cute e dei tessuti molli, ossee e articolari.
La loro storia è stata però costellata da differenti controversie.
Già nel 1999 il Comitato Scientifico per le Specialità Medicinali dell’EMEA, l’agenzia europea per i farmaci, aveva raccomandato la sospensione dell’autorizzazione al commercio di trovafloxacina, per la registrazione di gravi episodi di epatotossicità nei pazienti trattati con questo farmaco, in alcuni casi con esito fatale o che avevano richiesto il trapianto di fegato.
Lo stesso anno, a distanza di pochi mesi, la Glaxo Wellcome ha annunciato di ritirare spontaneamente tutti i propri farmaci contenenti grepafloxacina, per il riscontro di un “piccolo” numero di eventi cardiovascolari gravi nei pazienti trattati con questo antibiotico.
A questi specifici eventi va poi aggiunto che l’efficacia di questa famiglia di antibiotici è risultata spesso compromessa dallo sviluppo di fenomeni di resistenza da parte di Stafilococchi, Pseudomonas e numerosi altri germi.
Più recentemente, alcuni studi hanno evidenziato come l’uso dei fluorochinoloni si associ ad un maggior rischio di malattie tendinee, inclusa la rottura del tendine di Achille, presumibilmente per la loro azione sfavorevole nei confronti del collagene.
Proprio sulla base di questi ultimi riscontri un gruppo di ricercatori svedesi e danesi hanno voluto analizzare, utilizzando un modello di propensity score, se queste alterazioni del collagene si verificassero anche a livello dell’aorta, causando patologie quali la formazione di aneurismi o la sua dissecazione. Eventi già peraltro confermati in due precedenti studi del 2015.
Lo studio si è sviluppato su registri nazionali svedesi, con dati compresi dal 2006 al 2013, confrontando il rischio di sviluppare un aneurisma aortico o una dissezione aortica in 360.088 trattamenti con fluorochinoloni e un ugual numero di trattamenti con amoxicillina. Tra i primi il farmaco maggiormente utilizzato era ciprofloxacina (78%), seguita da norfloxacina (20%) e altri fluorochinoloni (2%).
Nel periodo di 60 giorni di trattamento, nel quale sono stati valutati gli endpoint, l’incidenza di aneurisma aortico o di dissezione aortica tra i trattamenti con fluorochinoloni è stata di 1,2 casi per 1000 persone/anno, mentre nei trattamenti con amoxicillina, l’incidenza è risultata di 0,7 casi per 1000 persone/anno.
Questo studio evidenzia quindi un aumento del 66% degli aneurismi aortici o di dissezione aortica nei pazienti trattati con fluorochinoloni, rispetto all’amoxicillina.
Tra i differenti meccanismi che possono spiegare questo effetto avverso particolarmente grave di questo tipo di antibiotici, quello più accreditato sembra legato alla capacità di questi farmaci di indurre una degradazione del collagene, nonché di altri componenti strutturali della matrice extracellulare, stimolando l’attività delle metalloproteasi e riducendo la produzione di nuovo collagene.
Pur trattandosi di eventi avversi relativamente rari, l’aneurisma e la dissezione aortica sono avvenimenti di estrema gravità che possono mettere a rischio la vita del paziente. L’utilizzo di questi farmaci impone quindi più che mai, l’attenta considerazione del rapporto rischio beneficio per il paziente. In attesa di eventuali raccomandazioni degli organi regolatori competenti.
- Lee CC, et al. Risk of aortic dissection and aortic aneurysm in patients taking oral fluoroquinolone. JAMA Intern Med 2015;175:1839-47.
- Daneman N, et al. Fluoroquinolones and collagen associated severe adverse events: a longitudinal cohort study. BMJ Open 2015;5:e010077.