La percentuale di anziani nella società è in costante aumento, al tempo stesso lo sono gli episodi di caduta, che incrementano proporzionalmente con l’invecchiamento. Le cadute sono un evento critico nella vita dell’anziano e possono far precipitare la sua condizione clinica, portandolo anche alla perdita dell’autosufficienza. Possono causare fratture e lesioni del tessuto molle, dolori cronici, disfunzioni funzionali e anche una maggiore mortalità. Questo evento si lega inevitabilmente anche a un aumento dei costi sanitari.
I programmi e metodi per la prevenzione delle cadute negli anziani sono molti, e molti continuano a essere proposti, ma qual è la loro reale efficacia?
Lo ha analizzato una recente metanalisi pubblicata sul JAMA, che ha confrontato i risultati di 303 differenti studi, per un totale di quasi 160.000 partecipanti.
Ne è emerso come siano quattro gli interventi che esercitano effetti favorevoli sulla prevenzione delle cadute: esercizio; esercizio combinato con valutazione della visione e trattamento; combinazione di esercizio, valutazione della visione e trattamento, valutazione dell’ambiente e sue modificazioni; combinazione di strategie di miglioramento della qualità a livello clinico, valutazioni e trattamenti multifattoriali, integratori di calcio, integratori di vitamina D.
L’analisi considera anche altri endpoint clinici, quali i ricoveri, le fratture e le visite al pronto soccorso, ma senza identificare misure in grado di prevenirli un modo efficace.