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Un antidoto efficace e sicuro per dabigatran: nuove conferme per idarucizumab

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CortoFrancese. CC BY-SA 4.0

Da quando sono arrivati sul mercato, i nuovi anticoagulanti orali sono subito stati criticati per l’assenza di specifici antidoti in grado di bloccare rapidamente l’attività del farmaco. Azione che può rendersi necessaria in caso di emorragie gravi o in previsione di interventi chirurgici urgenti.

In realtà, considerata la breve emivita di queste nuove molecole, in confronto a quella degli antagonisti della vitamina K, il problema era di limitata rilevanza, ma è iniziata comunque subito la ricerca di specifici antidoti in grado di contrastare prontamente gli effetti anticoagulanti di questi farmaci.

E’ stato recentemente pubblicato sul New England Journal of Medicine, un lavoro che ha testato idarucizumab, un frammento di anticorpo monoclonale, sviluppato per bloccare l’effetto anticoagulante del dabigatran.

Nel corso dello studio, multicentrico, prospettico e in aperto, sono stati somministrati 5 g ev di idarucizumab in 503 pazienti in trattamento con dabigatran, che presentavano un sanguinamento incontrollato (gruppo A, 301 pz) o dovevano essere sottoposti a una procedura urgente (gruppo B, 202pz).

L’end point principale era la percentuale massima di inversione dell’effetto anticoagulante entro quattro ore dalla somministrazione dell’antidoto, valutata con il tempo di trombina e con il tempo di coagulazione all’ecarina.

La percentuale media di inversione è risultata del 100% e il tempo mediano alla cessazione del sanguinamento è stato di 2,5 ore. Nel gruppo B, il tempo mediano prima dell’inizio della procedura è stato di 1,6 ore e l’emostasi periprocedurale è stata valutata come normale nel 93,4% dei pazienti.

Nella valutazione della sicurezza, si è visto come a 90 giorni dalla somministrazione gli eventi trombotici si erano verificati nel 6,3% dei pazienti nel gruppo A e nel 7,4% nel gruppo B; il tasso di mortalità è risultato rispettivamente del 18,8% e del 18,9%.

La ricerca sull’idarucizumab è iniziata già nel 2009 con studi preliminari condotti su volontari sani, su persone anziane e su pazienti con insufficienza renale, e hanno dimostrato come questo antidoto sia in grado di determinare un’immediata, completa e prolungata inibizione dell’effetto del dabigatran senza rilevanti effetti collaterali né effetti procoagulanti.

I risultati di quest’ultimo studio confermano quindi idarucizumab come un antidoto efficace e sicuro in situazioni di emergenza che richiedano l’inversione dell’effetto anticoagulante del dabigatran.

Il farmaco è stato approvato dalla FDA nel 2015 ed è disponibile in Italia dal 2016.

 

 

Charles V. Pollack, Jr, et al. Idarucizumab for Dabigatran Reversal — Full Cohort Analysis. Published on July 11, 2017, at NEJM.org.

 

 

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