A tre anni di distanza dall’ultimo documento, viene in questi giorni pubblicato un nuovo aggiornamento delle linee guida sulle cardiopatie valvolari di American College of Cardiology/American Heart Association.
L’argomento è evidentemente molto attuale, considerati gli enormi progressi che sono stati conseguiti in questi ultimi anni nelle sostituzioni valvolari transcatetere, nonché i numerosi studi che sono stati pubblicati in questo campo.
I principali aggiornamenti presentati includono quindi le indicazioni per la sostituzione valvolare aortica transcatetere, ma anche la gestione chirurgica del paziente con insufficienza mitralica primaria e secondaria e la gestione dei pazienti con protesi valvolari.
Le linee guida si aprono con un argomento molto importante e comune nella pratica clinica quotidiana, ovvero la prevenzione dell’endocardite infettiva. In base agli studi pubblicati e ai dati epidemiologici degli ultimi anni, cioè da quando l’utilizzo della profilassi antibiotica è stato limitato, le raccomandazioni confermano sostanzialmente quanto già suggerito in passato. La profilassi antibiotica va intrapresa in soggetti con: valvole cardiache protesiche, incluse le protesi transcatetere e gli homograft; materiale protesico utilizzato la riparazione valvolare, come gli anelli per anuloplastica; pregressa endocardite infettiva; cardiopatia congenita cianotica non riparata o riparata con shunt residui o rigurgito valvolare nel sito o nei pressi del sito dove sia stato impiantato un patch o un dispositivo protesico; trapianto cardiaco con insufficienza valvolare causata da valvola strutturalmente anormale.
Le linee guida proseguono rivedendo le raccomandazioni per la terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale e valvulopatia, per poi affrontare il tema delle sostituzioni valvolari aortiche. La sostituzione transcatetere è indicata nei pazienti sintomatici, con stenosi aortica grave e un rischio elevato per sostituzione chirurgica, con una sopravvivenza prevista superiore ai dodici mesi (Classe I-A). In questo caso va rilevato che il livello di evidenza è stato aggiornato da B ad A. La sostituzione transcatetere è inoltre indicata nei pazienti con un rischio chirurgico intermedio, in base al rischio procedurale specifico per il paziente, i valori e le preferenze (Classe IIa-B-R).
Vengono quindi considerate le raccomandazioni che riguardano le valvulopatie mitraliche e sulla valutazione e scelta delle protesi valvolari, per poi passare alla terapia antitrombotica per le valvole protesiche, con specifiche indicazioni per i trattamenti ponte in caso fosse necessario interrompere transitoriamente la profilassi.
A conclusione del documento sono presentate le raccomandazioni in caso di stenosi o insufficienza delle protesi valvolari e le misure da intraprendere per la cura dell’endocardite batterica.
Almeno per il momento, queste linee guida, pubblicate in modo congiunto dal JACC e da Circulation non sono di libero accesso.
Franco Folino