Sono passati più di venti anni da quando Pedro e Josep Brugada pubblicarono il primo articolo in cui correlavano, un pattern elettrocardiografico di blocco di branca destra e sopraslivellamento del tratto ST nelle precordiali destre, con episodi morte improvvisa, in pazienti con cuori strutturalmente normali. Nel corso di questi anni la sindrome è stata meglio definita, in particolare per quanto riguarda gli aspetti genetici e fisiopatologici.
Nonostante siano state pubblicate linee guida sull’argomento, con lo scopo di definire i criteri diagnostici e la gestione dei pazienti, ancora molte controversie rimangono aperte sui meccanismi elettrofisiologici, sulla stratificazione del rischio e sul trattamento dei pazienti asintomatici.
Per rivedere le principali caratteristiche della malattia e chiarire gli aspetti più dibattuti abbiamo intervistato il Prof. Domenico Corrado del Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari dell’Università di Padova.
Per approfondire l’argomento, vi consigliamo questa review di libero accesso:
Per vedere il documento di consenso di HRS/EHRA/APHRS sulle sindromi aritmiche primitive (2013), che include la sindrome di Brugada: