Un viaggio in Danimarca è l’esperienza perfetta per chi vuole essere a contatto con la natura, per chi ama spostarsi in bicicletta e per chi non ama i luoghi affollati.
Il territorio di questa nazione è molto più esteso di quanto si possa pensare e comprende, come forse non tutti sanno, le isole Faroer e la Groenlandia.
La parte continentale della Danimarca è formata da una penisola che si allunga nel mare del nord, fino al suo punto estremo: Skagen. Una sottile lingua di sabbia che punta dritta verso le coste della Svezia.
Oltre a questa parte principale, vi sono poi numerosissime isole, tra cui quello principale, dove si trova la capitale.
Vediamo in estrema sintesi i punti cruciali da visitare nel viaggio in questo paese.
Iniziamo da Copenaghen, una città piuttosto austera, con i suoi palazzi storici che dominano il paesaggio, tutti rigorosamente costruiti con mattoncini rossi a vista. Andando verso la periferia però l’atmosfera cambia e si passe alle costruzioni più moderne, condominiali e un po’ tristi, fino alle rive del mare, dove i piccoli paesi della costa presentano abitazioni dalle facciate colorate e armoniose, spesso con il tetto di paglia.
Nel centro della capitale esiste una strada pedonale che rappresenta la sintesi di tutta la città: lo Strøget. Una via che inizia nella piazza del municipio e termina sul Kongens Nytorv, un’atra piazza dove si affaccia il teatro della città e dove arriva il piccolo e famoso canale dove passeggiano e bevono birra centinaia di persone.
Per chi ama le atmosfere retrò, c’è poi il famoso parco di divertimenti Tivoli.
Oltre al centro della città è assolutamente da non perdere un giro in bicicletta nei dintorni. Ovviamente le piste ciclabili sono ovunque e permettono di viaggiare in assoluta tranquillità, rispettando i segnali stradali ed i semafori dedicati. Noleggiare una bicicletta è molto facile, sia in città sia in periferia, anche se i prezzi a volte possono essere piuttosto cari.
Vi consiglio una destinazione imperdibile: lo Jægersborg Dyrehave. Si lascia la città spostandosi subito lungo le rive del mare e si prosegue verso nord per circa dieci chilometri. Si risale poi verso l’interno entrando in quella che era una volta una riserva di caccia reale. Si attraversano boschi popolati da cervi e ci si può fermare per una tappa in una delle locande, i kro, della zona. Il percorso è quasi completamente pianeggiante e molto piacevole, sia nella parte in riva al mare, sia in quella tra i boschi.
Un’altra escursione interessante, da fare in bicicletta o in autobus, è quella a Dragør, un piccolo paesino sulle rive del mare con costruzioni caratteristiche nella parte antica dell’abitato.
Da Copenaghen si può poi passare a visitare lo Jutland, la penisola. Per arrivarci bisogna percorrere l’autostrada e attraversare uno dei più lunghi viadotti europei, che porta all’isola di Fyn. Qui si trova la città di Odense, luogo natale di Hans Christian Andersen, dove si può ancora visitare la sua casa natale ed uno splendido museo a lui dedicato.
Superata l’isola di Fyn si arriva sulla terraferma. Qui le città più interessanti da visitare sono Århus, vivace città universitaria, Vejle, caratteristica piccola città costiera, e Ribe, prima capitale della Danimarca e ricca di testimonianze del passato.
Oltre alle città va visitato il margine nord della penisola dello Jutland. Circa 500 chilometri di spiaggia, erosa e modellata dal forte vento che perennemente spazza questo tratto di costa affacciato sul mare del nord. Le dune che si sono formate negli anni sono parzialmente coperte da strisce di vegetazione gialla e verde, inframmezzata da piccoli boschi e ampie radure.
Qui le piste ciclabili sono molte e coprono tutta la lunghezza della costa. Le salite non sono molte e le poche presenti sono molto brevi, lo spazio di una duna, ma per chi non è molto allenato conviene considerare con attenzione anche la forza del vento, quando soffia in senso contrario.
Qual è la stagione migliore per visitare la Danimarca?
Ogni stagione ha il suo fascino. L’inverno offre il clima natalizio dei paesi nordici, ma molto freddo e pochissime ore di luce. La primavera, lenta ad arrivare, riserva le prime giornate tiepide, che si allungano velocemente. L’estate è mite, mai eccessivamente calda, e lascia la possibilità di fare qualsiasi attività si voglia. In autunno si torna rapidamente a giornate brevi, ma il piacere di stare davanti al caminetto dopo aver passeggiato tra boschi e spiagge, bevendo un tè caldo, apre lo spirito a lunghe e piacevoli meditazioni.
In tutte le stagioni, un gran riposo per la mente.