L’obesità nei bambini e negli adolescenti è uno dei fatti più sconcertanti dei nostri anni. Nonostante le molte campagne di informazione pubblica, le cattive abitudini alimentari dei giovani, spesso con complicità più o meno consapevoli dei genitori, sono difficili da eradicare.
Un recente lavoro pubblicato su JAMA ha presentato il trend della prevalenza dell’obesità negli Stati Uniti, nel periodo 2013-2014, in giovani dai 2 ai 19 anni.
L’obesità è stata definita come un indice di massa corporea pari o superiore al 95° percentile specifico per il sesso, nei grafici di crescita statunitensi. L’obesità estrema è stata definita come un indice di massa corporea pari o superiore al 120% del 95° percentile.
La prevalenza di obesità nel periodo 2011-2014 è risultata del 17,0%, quella dell’estrema obesità è stata del 5,8%. Tra i bambini di età compresa tra 2 e 5 anni, l’obesità è aumentata dal 7,2% nel periodo 1988-1994 al 13,9% nel 2003 -2004 ed è poi diminuita al 9,4% nel periodo 2013-2014. L’obesità è aumentata negli adolescenti di età compresa tra 12 e 19 anni tra il periodo 1988-1994 e il periodo 2013-2014, passando dal 10.5% al 20.6%.
Da questi dati sembra emergere come la fascia di età più esposta a sviluppare sempre più casi di obesità sia quella tra i 12 e i 19 anni. Proprio su questi soggetti, così come sui loro genitori, è necessario focalizzare specifici programmi di sensibilizzazione.