I ricercatori della Case Western Reserve University hanno identificato un nuovo obiettivo per trattare l’aterosclerosi, causa di gravi malattie cardiovascolari, tra cui ictus e infarto.
In un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, hanno identificato una molecola che riduce l’infiammazione, chiamata itaconato, che potrebbe essere la base di un nuovo approccio per trattare una malattia così comune e mortale.
Stabilizzare le placche e ridurre l’infiammazione
Le malattie cardiache sono la principale causa di morte per uomini, donne e persone della maggior parte dei gruppi razziali ed etnici nel mondo.
I farmaci aiutano ma non proteggono completamente i pazienti dal rischio cardiovascolare. Quindi, i medici raccomandano anche cambiamenti nello stile di vita, come una dieta a basso contenuto di colesterolo/grassi (LCLFD), per ridurre ulteriormente la placca e l’infiammazione che aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. Eppure, molti pazienti trovano difficile seguire restrizioni dietetiche a lungo termine.
Identificare il ruolo che l’itaconato svolge nella dieta e nelle malattie cardiache può aiutare ad affrontare questo problema.
“Abbiamo scoperto che l’itaconato è fondamentale per la capacità della dieta di stabilizzare le placche e ridurre l’infiammazione, che fino ad ora era un mistero”, ha affermato Andrei Maiseyeu, professore associato presso il Cardiovascular Research Institute e il Dipartimento di Ingegneria biomedica presso la Case Western Reserve’s School of Medicine. “Questa scoperta segna un importante passo avanti nella comprensione di come la risoluzione della placca indotta dalla dieta avviene a livello molecolare”.
Sulla base della loro scoperta, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo trattamento: nanoparticelle lipidiche coniugate con itaconato (ITA-LNP). Questo nuovo approccio terapeutico consente all’ itaconato di accumularsi nella placca e nel midollo osseo, dove riduce l’infiammazione e imita gli effetti benefici dell’LCLFD senza richiedere drastici cambiamenti nello stile di vita.
Ridurre il rischio a lungo termine di infarti e ictus
“Abbiamo già visto la sua efficacia in molteplici modelli di aterosclerosi”, ha affermato Maiseyeu. “Siamo ottimisti sul fatto che ciò porterà a trattamenti migliori che ridurranno notevolmente il rischio a lungo termine di infarti e ictus, migliorando al contempo la qualità della vita dei pazienti”.
Maiseyeu e il suo gruppo stanno ora prendendo provvedimenti per tradurre ITA-LNP in clinica, inclusa la progettazione di una forma di trattamento in pillole, che ritengono non solo sarà conveniente per i pazienti, ma anche trasformativa.