L’immagine in evidenza illustra una possibile futura base lunare che potrebbe essere prodotta e mantenuta utilizzando la stampa 3D.
I moduli di Habitat sono visti accanto ai “garage” per i rover, con un sito di lancio adiacente. Nota i veicoli robotici sulla superficie, che procedono con la costruzione della base.
La stampa 3D sulla Luna
Un nuovo progetto guidato dall’ESA sta studiando i modi in cui la stampa 3D potrebbe essere utilizzata per creare e gestire un habitat sulla Luna, riducendo la dipendenza logistica dalla Terra. Tutto, dai materiali di costruzione ai pannelli solari, alle attrezzature e agli strumenti per i vestiti, anche i nutrienti e gli ingredienti alimentari possono potenzialmente essere stampati in 3D.
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La stampa 3D e il futuro delle esplorazioni spaziali
Le agenzie spaziali di tutto il mondo stanno considerando il concetto di base lunare come possibile passo successivo nell’esplorazione dello spazio umano e la stampa 3D rappresenta una tecnologia chiave per realizzarla.
L’obiettivo sarebbe quello di “vivere al largo della terra” il più possibile, stampando il maggior numero possibile di strutture, oggetti e pezzi di ricambio, utilizzando e riutilizzando i materiali portati per la missione, piuttosto che affidarsi ad una costosa linea di rifornimento dalla Terra.
La stampa 3D massimizzata consentirebbe anche la produzione di articoli e pezzi di ricambio con il riciclaggio di materiali di routine disponibile all’interno della base, rendendo la vita lunare molto più autosufficiente e sostenibile.
“I processi di stampa selezionati consentirebbero il riciclaggio dei materiali disponibili per scopi diversi”, spiega Antonella Sgambati di OHB System AG, che gestisce il progetto. “Un altro importante vantaggio della stampa 3D – altrimenti noto come produzione additiva – è l’ampiezza delle opzioni di progettazione che consente.
Componenti, prodotti e il processo di stampa possono essere ridisegnati in base all’utilizzo finale previsto nella base lunare. Le decisioni possono essere prese sul modo migliore per collegare materiali disponibili con l’hardware da stampare.”