La British Thoracic Society ha recentemente pubblicato sulla rivista Thorax le linea guida per la gestione domiciliare dei pazienti che vengono dimessi poco dopo un episodio di embolia polmonare.
Le raccomandazioni iniziano sottolineando che i pazienti considerati come a basso rischio e idonei per la gestione domiciliare dovrebbero essere trattati in un setting in cui sia definito un solido percorso per il follow-up e il monitoraggio.
Per quanto riguarda la stratificazione dei pazienti, vengono proposte la scala di rischio PESI (Pulmonary Embolism Severity Index), anche in versione semplificata (sPESI) e il Geneva score. Tutte vengono schematizzate in tabelle riassuntive.
I pazienti PESI di classe I / II, o 0 nella versione semplificata, o che soddisfano i criteri di Hestia, devono essere valutati per la gestione domiciliare. Se si utilizza PESI o sPESI e si evidenzia un basso rischio, è necessario un ulteriore screening basato su una serie di criteri di esclusione che sono:
- Instabilità emodinamica (HR> 110 bpm, pressione arteriosa sistolica (SBP) <100 mmHg; richiesti inotropi e terapia intensiva; richiesta trombolisi o embolectomia).
- Saturazioni di ossigeno <90% in aria ambiente.
- Emorragia attiva o rischio di sanguinamento maggiore (ad esempio sanguinamento o intervento gastrointestinale recente (GI), precedente sanguinamento intracranico, ipertensione non controllata).
- Pazienti in piena dose de anticoagulanti al momento dell’embolia polmonare.
- Dolore severo (es. Che richiede oppiacei).
- Altre comorbidità mediche che richiedono il ricovero in ospedale.
- Stadio 4 di malattia renale cronica (eGFR <30 ml / min) o grave malattia del fegato.
- Trombocitopenia indotta da eparina nell’ultimo anno e quando non c’è alternativa alla ripetizione del trattamento con eparina.
- Ragioni sociali che possono includere incapacità a tornare a casa, assistenza inadeguata a
domicilio, mancanza di comunicazione telefonica, dubbi sulla conformità, ecc.
Tra le altre raccomandazioni viene indicato che non è richiesta alcuna valutazione specifica del rischio di sanguinamento nei pazienti che sono considerati a basso rischio secondo i criteri PESI / sPESI / Hestia.
Per quanto riguarda i farmaci da impiegare nei pazienti con embolia polmonare confermata, assistiti a domicilio, i trattamenti raccomandati sono eparina a basso peso molecolare e dabigatran, eparina a basso peso molecolare ed edoxaban o un regime a farmaco singolo (apixaban o rivaroxaban).
Seguono raccomandazioni sulle modalità con cui seguire i pazienti a domicilio, anche dal punto di vista formale, e le misure da seguire in circostanze specifiche, come in caso di pazienti neoplastici o in gravidanza.
Il documento è di libero accesso sulle pagine online del giornale.