Sappiamo che non esistono metodi affidabili per la diagnosi precoce del carcinoma del pancreas. La malattia solitamente resta per lungo tempo asintomatica, tanto che si stima che solo il 7% dei casi è diagnosticato allo stadio iniziale. Ecco perché, pur essendo un tumore con un’incidenza non elevata (circa 13.500 casi l’anno), è gravato da una significativa mortalità, che lo pone come quarta causa di morte per tumore nel sesso femminile e sesta nel sesso maschile.
Proprio per questa sua prolungata fase silente, da qualche tempo si sta cercando di identificare qualche indice affidabile per stratificare il rischio nella popolazione generale e quindi intraprendere in questi soggetti un protocollo di screening più serrato.
Un recente studio ha identificato due fattori che sembrano poter fornire un profilo di rischio per il carcinoma pancreatico: la lunghezza dei telomeri e il gene della transcriptasi inversa telomerasi (TERT), che codifica un componente della proteina e del complesso RNA che preserva le estremità dei telomeri.
Cosa sono i telomeri
I telomeri sono strutture proteiche che si trovano ad entrambe le estremità di ciascun cromosoma, proteggendo il genoma dalla degradazione nucleolitica e da altri processi potenzialmente dannosi. Nei normali processi cellulari una piccola porzione del DNA telomerico viene persa con ogni divisione cellulare.
Quando la lunghezza del telomero raggiunge un limite critico, la cellula diventa senescente e può andare incontro ad apoptosi. La lunghezza del telomero può quindi servire come orologio biologico per determinare la durata di vita di una cellula e di un organismo. Alcuni agenti associati a specifici stili di vita possono accelerare l’abbreviazione del telomero inducendo danni al DNA in generale o più specificamente nei telomeri. Possono quindi influenzare la salute e la durata di vita di un individuo.
Lo studio
Quest’ultimo studio ha valutato la lunghezza dei telomeri leucocitari, e il conseguente rischio di tumore pancreatico, in cinque coorti derivate da studi prospettici condotti negli Stati Uniti, con un follow-up fino a 26 anni dalla raccolta del sangue. Sono stati inoltre studiati i polimorfismi della regione del gene TERT e il loro rapporto con la lunghezza dei telomeri e il rischio di cancro al pancreas. I risultati hanno evidenziato, com’era peraltro atteso, che i soggetti più anziani avevano una lunghezza dei telomeri più breve e avevano una maggiore probabilità di essere fumatori. E’ stata inoltre dimostrata un’associazione inversa statisticamente significativa tra lunghezza dei telomeri e rischio di cancro pancreatico. Infine l’analisi genetica ha messo luce come tre polimorfismi del TERT erano associati al rischio di cancro al pancreas (rs401681, rs2736100, rs2736098).
Speranze per il futuro
I risultati ottenuti in questo studio sono decisamente promettenti e aprono la strada ad una possibile stratificazione genetica per il rischio di carcinoma pancreatico. Pur se derivati da un campione molto vasto, questi dati andranno peraltro confermati in sperimentazioni appositamente disegnate, per confermare quanto emerso da questa analisi. E’ possibile che la lunghezza dei telomeri sia un indice prognostico poco specifico, ma l’associazione con specifiche caratteristiche genetiche potrebbe aiutare ad una stratificazione mirata sul carcinoma del pancreas, permettendo anche per questa forma tumorale una diagnosi precoce.
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