Il resveratrolo è un fenolo, appartenente alla classe dei polifenoli, prodotto da parecchie piante, e presente nella buccia dell’acino d’uva. E’ la sostanza ritenuta responsabile degli effetti positivi sulla riduzione del rischio cardiovascolare, legati ad un consumo moderato di vino.
Fin qui nulla di nuovo, ma in questi giorni è stata pubblicata online su Thorax una ricerca che ha dimostrato effetti positivi di questa sostanza anche sull’invecchiamento polmonare.
La ricerca è stata condotta su un modello animale (topo), modificato per esprimere un invecchiamento polmonare prematuro, cui era instillato in trachea 1 mg/kg di resveratrolo, una volta al mese, per tre mesi. Ad un mese dall’ultima somministrazione, è stata valutata la funzione polmonare, la struttura dell’organo, i danni al DNA cellulare, nonché la sopravvivenza delle cellule epiteliali alveolari di tipo 2.
I risultati hanno evidenziato come il resveratrolo ha rallentato la riduzione della compliance polmonare, ha mantenuto stabile la struttura dell’organo e del DNA cellulare ed ha sostenuto la sopravvivenza delle cellule dell’epitelio alveolare. Al contrario, non sono stati osservati cambiamenti significativi indotti dal resveratrolo sulla matrice extracellulare.
Quali sono i meccanismi di questo effetto protettivo? I ricercatori californiani indicano come potenziali meccanismi implicati, la stimolazione dell’espressione della deacitilasi SIRT1, proteina che contribuisce alla regolazione cellulare in risposta a fattori di stress e nella longevità, che sembra responsabile degli effetti positivi sulla sopravvivenza delle cellule epiteliali alveolari. Alla stessa proteina va attribuito anche l’effetto protettivo sul DNA cellulare.
Tra gli altri meccanismi operanti sembrano esservi la destabilizzazione del fattore di trascrizione p53, la diminuzione dell’espressione della proteina proapoptotica transmembrana Bax e il mantenimento dell’espressione della proteina PGC-1α, un coattivatore trascrizionale che regola i geni coinvolti nel metabolismo energetico.
Il resveratrolo agisce quindi influenzando processi molto basilari e complessi, condizionando in modo positivo la struttura e quindi la funzionalità polmonare. Si tratta ovviamente di ricerche preliminari, ma che aprono una prospettiva allo studio degli effetti di questa sostanza, in ambiti differenti rispetto a quelli più conosciuti in campo cardiovascolare.
Siamo probabilmente ancora lontani dall’aerosol “di vino”, ma non è escludibile che possa diventare in futuro una realtà.