Le comete sono corpi celesti di ghiaccio e roccia, originati dalla formazione di stelle e pianeti miliardi di anni fa. Solitamente partono dalla Nube di Oort, attirati dalla gravità di stelle o pianeti, per poi attraversare periodicamente il sistema solare con orbite estremamente variabili.
Quando passano vicino al Sole iniziano a sciogliersi e i gas che si sprigionano formano la caratteristica coda, spinta dal vento solare. Ciò che mantiene la cometa in movimento e guida il suo percorso è la gravità dei pianeti e delle stelle cui si avvicina.
Per studiare questi corpi celesti, l’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato nel 2014 la sonda Rosetta, allo scopo di raggiungere e studiare la cometa Churyumov-Gerasimenko.
La navicella ha raggiunto il suo bersaglio nell’agosto del 2014 e tre mesi dopo una piccola sonda si è staccata da Rosetta ed è atterrata sulla cometa, fornendo bellissime immagini sulla superficie del corpo celeste e registrando importanti informazioni sulla sua composizione, utili per lo studio delle origini e dell’evoluzione del sistema solare.
Lo scorso 30 settembre la sonda si è diretta sulla superficie della cometa ed è atterrata su di essa, inviando altre spettacolari immagini ad alta risoluzione e terminando così la sua missione.
La decisione di terminare la missione è dovuta al fatto che la sonda e la cometa si stavano dirigendo al di fuori dell’orbita di Giove e quindi la sonda, allontanandosi dal sole, non avrebbe più avuto energia sufficiente per operare.