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Riscoperta delle antiche vie romane: oltre 100.000 chilometri di strade svelati da una nuova mappa digitale

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Animation of a recently discovered milestone along a mountain road in the rough Cilicia area of Turkey. Credit: Itiner-e.

Un nuovo set di dati digitali ad alta risoluzione e una mappa – denominata Itiner-e – delle strade dell’Impero Romano intorno all’anno 150 d.C. sono presentati in una ricerca pubblicata sulla rivista Scientific Data, del gruppo Nature. I risultati aumentano la lunghezza nota del sistema stradale dell’Impero di oltre 100.000 chilometri.

Una mappatura incompleta

Al suo apice, nel II secolo d.C., l’Impero Romano comprendeva oltre 55 milioni di persone e si estendeva dall’odierna Britannia all’Egitto e alla Siria. Sebbene una rete stradale che attraversava l’Impero ne facilitasse lo sviluppo e il mantenimento, la mappatura rimane incompleta e le digitalizzazioni esistenti sono a bassa risoluzione.

Tom Brughmans, Pau de Soto e Adam Pažout e colleghi hanno creato Itiner-e utilizzando dati archeologici e storici, mappe topografiche e immagini satellitari. Il set di dati include 299.171 chilometri di strade – un aumento rispetto alla precedente stima di 188.555 chilometri – coprendo quasi quattro milioni di chilometri quadrati. Gli autori attribuiscono questo aumento della copertura stradale alla maggiore copertura stradale nella Penisola Iberica, in Grecia e in Nord Africa e all’adattamento di percorsi stradali precedentemente proposti alle realtà geografiche.

Ciò include la possibilità per le strade che attraversano le montagne di seguire percorsi tortuosi anziché linee rette. Itiner-e comprende 14.769 tratti stradali, con 103.478 chilometri (34,6%) classificati come strade principali e 195.693 chilometri (65,4%) come strade secondarie. Gli autori riferiscono che la posizione precisa di solo il 2,7% delle strade è nota con certezza, mentre l’89,8% è meno preciso e il 7,4% è ipotizzato.

I cambiamenti del sistema stradale nel tempo

Gli autori suggeriscono che Itiner-e rappresenti la digitalizzazione più dettagliata e completa delle strade dell’Impero, accessibile al pubblico, e che evidenzi anche lacune nelle attuali conoscenze del sistema stradale.

Osservano che Itiner-e non può mostrare i cambiamenti del sistema stradale nel tempo e che sono necessarie ricerche future per indagare questo aspetto in tutto l’Impero. Propongono che Itiner-e possa essere utilizzato in future ricerche volte a studiare l’influenza delle strade romane sulla connettività, l’amministrazione, la migrazione e la trasmissione delle malattie nell’Impero.

Per maggiori informazioni visitate il sito web di itiner-e.

 

 

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