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Diabete: confronto sulla sicurezza gastrointestinale di dulaglutide, semaglutide e tirzepatide

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Un nuovo studio osservazionale ha confrontato il rischio di gravi eventi avversi gastrointestinali correlati ad un trattamento con dulaglutide, semaglutide e tirzepatide, in pazienti con diabete di tipo 2. Lo studio ha rilevato che i farmaci presentano profili di sicurezza gastrointestinale simili tra i pazienti questi pazienti, fornendo ai medici le evidenze per valutare i rischi e i benefici di questi farmaci. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine.

Un rischio aumentato di eventi avversi gastrointestinali

Precedenti studi clinici randomizzati controllati con placebo sugli agonisti del recettore del peptide 1 simile al glucagone (GLP-1 RA) e sulla tirzepatide hanno dimostrato che questi farmaci sono associati a un rischio aumentato di eventi avversi gastrointestinali.

Tuttavia, nella pratica clinica non è ancora chiaro se i singoli GLP-1 RA e la tirzepatide presentino una diversa sicurezza gastrointestinale tra i pazienti con diabete di tipo 2. Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School, insieme ai loro colleghi, hanno utilizzato i dati del database deidentificato Clinformatics Data Mart di Optum per emulare tre studi clinici su adulti con diabete di tipo 2 che avevano iniziato la terapia con dulaglutide, semaglutide sottocutanea o tirzepatide tra il 1° gennaio 2019 e il 30 agosto 2024. Hanno valutato 65.238 coppie abbinate nella coorte semaglutide versus dulaglutide, 20.893 nella coorte tirzepatide versus dulaglutide e 46.620 nella coorte tirzepatide versus semaglutide. L’esito primario era un composito di eventi avversi gastrointestinali gravi che hanno comportato un ricovero e/o un accesso al pronto soccorso.

Benefici e i rischi dei GLP-1 RA

L’hazard ratio degli eventi gastrointestinali è stato pari a 0,96 (IC al 95%, 0,87-1,06) nella coorte semaglutide versus dulaglutide, 0,96 (IC, 0,77-1,20) nella coorte tirzepatide versus dulaglutide e 1,07 (IC, 0,90-1,26) nella coorte tirzepatide versus semaglutide.

Questi risultati sono stati coerenti nei sottogruppi e nelle analisi di sensibilità. I ​​risultati sono in linea con quelli osservati negli studi clinici randomizzati testa a testa e possono aiutare i medici a determinare i benefici e i rischi della prescrizione di questi farmaci ormai molto utilizzati nel trattamento del diabete.

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