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Fibrillazione atriale: un radar controlla il cuore e può rilevare l’aritmia

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This technology uses radio signals to remotely capture submillimeter cardiac motion and leverages AI-driven knowledge transfer from ECG diagnostics to identify atrial fibrillation patterns. Credit: Yuqin Yuan and Jinbo Chen

Un sistema di rilevamento contactless per la fibrillazione atriale che utilizza la tecnologia radio e l’intelligenza artificiale è stato presentato recentemente sulla rivista Nature Communications. Il sistema potrebbe contribuire a rilevare più facilmente e in modo non invasivo l’aritmia rispetto ai tradizionali percorsi di diagnosi clinica.

L’aritmia più comune

La fibrillazione atriale è un’anomalia del ritmo cardiaco piuttosto comune, in particolare tra i soggetti anziani, e può portare a gravi problemi di salute, innanzitutto all’ictus. Oltre a questo è comunque correlata a un aumento generale della mortalità. L’elettrocardiogramma (ECG) è lo strumento principale utilizzato per diagnosticare la fibrillazione atriale. Tuttavia, questo viene utilizzato principalmente solo quando si presentano sintomi o durante controlli occasionali, rendendo difficile rilevare episodi di fibrillazione in fase iniziale, asintomatici, perdendo così l’opportunità di adottare tutte le misure necessarie per prevenire le possibili complicanze di questa aritmia.

Un radar per il cuore

Yan Chen e colleghi hanno sviluppato un sistema che registra il movimento meccanico del cuore senza alcun contatto fisico, tramite un rilevamento radar. I dati vengono quindi analizzati utilizzando un modello di rete neurale, che sfrutta il trasferimento di conoscenze dalla diagnostica ECG, per consentire un riconoscimento preciso dei pattern di fibrillazione atriale.

Il sistema è stato quindi valutato utilizzando i dati di 6.258 pazienti ambulatoriali, di cui 229 con fibrillazione atriale, durante screening ECG di routine di 30 secondi. Il sistema è stato in grado di rilevare la fibrillazione atriale con una sensibilità e una specificità paragonabili a quelle di un ECG. La tecnologia è stata ulteriormente testata durante la routine del sonno quotidiana di 27 pazienti, dimostrandosi promettente nel rilevare la presenza e l’insorgenza della fibrillazione atriale.

Il sistema sia stato testato solo su soggetti in condizioni relativamente stazionarie, resta quindi da determinare quale sia il suo possibile impiego in condizioni di vita reale. Andrà verificata l’applicabilità del metodo per il controllo a lungo termine del ritmo cardiaco, in soggetti a rischio o in cui si sospetti l’aritmia.

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